I soldi non sono tutto nella vita... (pagina 2) |
Questa rubrica è dedicata al nostro presidente..ma, non fraintendete! Iniziamo quindi con una premessa: negli ultimi trent'anni Bologna ne ha viste di cotte e di crude. Da qui sono passati Conti, Fabbretti, Brizzi, Casillo, Gnudi, Gruppioni e Vanderlingh in rapida e ripida successione. E allora scrivere e raccontare che Giuseppe Gazzoni Frascara sia stato il miglior presidente del dopo Dall'Ara è un obbligo e non un omaggio. Se oggi possiamo parlare di Juve, Milan, Inter e Roma nei bar del lunedì mattina è merito suo e per questo non smetterò mai di essergli grato. Pertanto in queste pagine non troverete nessuna offesa, e non vi è alcuna intenzione da parte di chi scrive di denigrare la società ed il suo operato in questi otto anni di dirigenza Gazzoni. Ma quell'incedere cadenzato della parola "denaro" nelle pubbliche dichiarazioni del dott. Frascara era troppo divertente per passare sotto silenzio. L'idea partì nel giorno di Bologna-Chievo, sì, proprio nel giorno della promozione in A, quando a Gazzoni -visibilmente scosso per la gioia e per l'emozione- venne chiesto di commentare l'agognato ritorno in serie A. Tutto ti aspetti in un momento come quello: parole di gioia, frasi scomposte, magari proclami di gloria dettati dall'euforia di quegli istanti irripetibili. E invece no, ecco uno stralcio di cosa riuscì a pronunciare quel giorno il nostro presidente: "...dopo tre anni -tra serie C e serie B- passati a pagare debiti è arrivata finalmente questa serie A, confesso che me l'ero vista brutta....speriamo che con i contributi della Lega Calcio e con i ritorni d'immagine, PayTv, televisione e sponsor, legati alla massima serie, si possa riportare il bilancio della Società Bologna in condizioni per poter operare al meglio nel prossimo futuro...". Fantastico, no? Lì capii che quella sua capacità innata di monetizzare ogni evento ci avrebbe condotti dove siamo ora, certamente distanti da chi vincerà il tricolore, ma anche lontani anni luce dai campi di Leffe e Palazzolo. "Lui" è fatto così, forse è un bene che sia così, e nessuno di noi ha intenzione di cambiarlo. Gazzoni continuerà a parlare di denari e plusvalenze, io continuerò a riportarle fedelmente in queste pagine, e finchè avrà vita questo gioco, Bologna la grassa -ma mai sazia- potrà continuare a gustarsi scampoli di grande calcio, e addormentarsi -ogni notte, serenamente- tra i soffici guanciali della serie A. Vedrete il ripetersi di parole come "pagare", "soldi", "introiti", "sborsare", "bilancio", "plusvalenze", a cadenza quasi giornaliera. E se mai -un giorno- il nostro presidente visiterà di persona questa pagina, sarà forse lui il primo a trovarla divertente. Almeno così spero. Comunque grazie per ciò che è stato sino ad ora. FORZA BULAGGNA a tutti! |
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Sabrina Orlandi:
"..Presidente, quanto cambierà il Bologna?" - Gazzoni: "…E' un mercato
difficile…ci sono pochissimi soldi in giro, quindi i miliardi
di CIV sono quelli del gioco del Monopoli. Zero lire, tantissimi
scambi,…cash poca roba! |
di Roberto Zerbini
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