IL GIORNALE DEL TIFOSO

I soldi non sono tutto nella vita...(pag.3)

Questa rubrica è dedicata al nostro presidente..ma, non fraintendete! Iniziamo quindi con una premessa: negli ultimi trent'anni Bologna ne ha viste di cotte e di crude. Da qui sono passati Conti, Fabbretti, Brizzi, Casillo, Gnudi, Gruppioni e Vanderlingh in rapida e ripida successione. E allora scrivere e raccontare che Giuseppe Gazzoni Frascara sia stato il miglior presidente del dopo Dall'Ara è un obbligo e non un omaggio. Se oggi possiamo parlare di Juve, Milan, Inter e Roma nei bar del lunedì mattina è merito suo e per questo non smetterò mai di essergli grato. Pertanto in queste pagine non troverete nessuna offesa, e non vi è alcuna intenzione da parte di chi scrive di denigrare la società ed il suo operato in questi otto anni di dirigenza Gazzoni. Ma quell'incedere cadenzato della parola "denaro" nelle pubbliche dichiarazioni del dott. Frascara era troppo divertente per passare sotto silenzio. L'idea partì nel giorno di Bologna-Chievo, sì, proprio nel giorno della promozione in A, quando a Gazzoni -visibilmente scosso per la gioia e per l'emozione- venne chiesto di commentare l'agognato ritorno in serie A. Tutto ti aspetti in un momento come quello: parole di gioia, frasi scomposte, magari proclami di gloria dettati dall'euforia di quegli istanti irripetibili. E invece no, ecco uno stralcio di cosa riuscì a pronunciare quel giorno il nostro presidente: "...dopo tre anni -tra serie C e serie B- passati a pagare debiti è arrivata finalmente questa serie A, confesso che me l'ero vista brutta....speriamo che con i contributi della Lega Calcio e con i ritorni d'immagine, PayTv, televisione e sponsor, legati alla massima serie, si possa riportare il bilancio della Società Bologna in condizioni per poter operare al meglio nel prossimo futuro...". Fantastico, no? Lì capii che quella sua capacità innata di monetizzare ogni evento ci avrebbe condotti dove siamo ora, certamente distanti da chi vincerà il tricolore, ma anche lontani anni luce dai campi di Leffe e Palazzolo. "Lui" è fatto così, forse è un bene che sia così, e nessuno di noi ha intenzione di cambiarlo. Gazzoni continuerà a parlare di denari e plusvalenze, io continuerò a riportarle fedelmente in queste pagine, e finchè avrà vita questo gioco, Bologna la grassa -ma mai sazia- potrà continuare a gustarsi scampoli di grande calcio, e addormentarsi -ogni notte, serenamente- tra i soffici guanciali della serie A. Vedrete il ripetersi di parole come "pagare", "soldi", "introiti", "sborsare", "bilancio", "plusvalenze", a cadenza quasi giornaliera. E se mai -un giorno- il nostro presidente visiterà di persona questa pagina, sarà forse lui il primo a trovarla divertente. Almeno così spero. Comunque grazie per ciò che è stato sino ad ora. FORZA BULAGGNA a tutti!

20 giugno 2001,
Il Domani
(servizio di
Vincenzo Barreca)

"Il finale di campionato è stato un disastro, le motivazioni sono scomparse, si vede che la Uefa e il premio che avevo messo in palio non interessava ai giocatori. Il Bologna è stato inguardabile, con gente che getta la maglia, ragazzi senza voglia, senza dignità. Direi proprio una serie di esibizioni umilianti. Dopo la partita col Milan il gruppo si è sfasciato e posso affermare che questo non è un grande gruppo. So chi si è tirato indietro, chi è andato a fare capannello con i tifosi e a parlare male di tutto e di tutti. Allo stadio voglio sentire il coro "noi vogliamo questo Bologna"... Il nostro campionato sarà lo specchio delle nostre possibilità economiche, cioè punteremo alla zona sinistra della classifica....Abbimo gestito malissimo la nostra immagine ed è francamente imbarazzante che i giocatori non vadano alle feste dei club, è una villanata. Il calcio e i suoi protagonisti si muovono solo per i soldi, ma vedrete che il giochino si romperà o perlomeno troverà un ridimensionamento... Gli allievi di Pioli tra un paio d'anni saranno l'ossatura del Bologna. Ho deciso di regalare la diretta a E'Tv gratis! ...In questa squadra non ci sono incedibili, tranne Signori, l'unico che invece di arricchirsi col Bologna ha arricchito il Bologna...Questo è un mercato difficile, ci sono pochi soldi in giro, assisteremo a molti scambi...In sostanza venderemo per una quarantina di miliardi e compreremo per la stessa cifra....Col nuovo accordo con Stream avremo da gestire almeno il 30% in più rispetto a quello che incassiamo ogni anno (circa 20 mld) dai diritti televisivi. Questo ci permetterà di coprire interamente le spese di gestione e il monte stipendi. Questo nuovo accordo è il nostro 'missile sorpresa'!

   

30 giugno 2001, Resto del Carlino
servizio di
Massimo Vitali

"Non è vero che è stato Brocchi a rifiutare il Bologna: siamo stati noi a rifiutare il suo ingaggio dopo che il giocatore aveva preteso condizioni per noi inaccettabili...Gli abbiamo offerto un quadriennale con le stesse cifre dell'Inter, più un doppio bonus: 200 milioni in caso di Uefa o 50 in caso di Intertoto. Siccome a lui non stava bene, ci siamo tirati indietro. Macellari, invece, si è dimostrato un ragazzo disponibilissimo....Abbiamo chiuso il bilancio con 3 mld di attivo (ma allora perchè le cessioni a fondo perduto di Lima ed Eriberto? ndr) , e senza ricorrere alle plusvalenze fasulle. Grazie alla nostra politica garantiremo al Bologna un presente e un futuro solidi (in riferimento al tracollo della Fiorentina...ndr)".

7 agosto 2001, Corriere dello Sport Stadio Gazzoni: "Smentisco in modo categorico l'esistenza di trattative per la cessione del Bologna, sia con aziende private che con istituti di credito...La nuova politica, rivolta al contenimento dei costi, è stata resa necessaria dai massici investimenti compiuti in passato e ci consente di guardare al futuro della squadra con ottimismo."
8 agosto 2001, Il Resto del carlino
stralci dall'intervento di Stefano Biondi
Gazzoni: "..non metterò mai più piede dentro lo stadio e per un po' forse non abiterò neppure a Bologna..." Così Gazzoni si è congedato per le ferie. Un inno alla delusione....il suo spirito di imprenditore non si è fuso con le anime concrete che vanno allo stadio. Ha meno feeling con i "milordini" che con i ragazzi della curva ma alle strette disse: "I miliardi sono i miei; se non ci fossi stato io, Baggio e la semifinale Uefa ve li sareste immaginati e chissà se il Bologna a quest'ora sarebbe in serie A o tra i Dilettanti..."

10 agosto 2001, Resto del Carlino
intervista rilasciata
da Gazzoni a Stefanno Biondi

Gazzoni: "Sì, vendo il Bologna, non proseguirò questa avventura da solo. Con la BPL ci siamo incontrati, ci hanno chiesto i libri contabili.
C'è stata una trattativa con BPL? Gazzoni: "...Non c'è stata un'offerta, nè nulla di simile... ma avanti da solo non vado. Nel giorno del raduno sono stato insultato pesantemente. Presidente di m...., hanno cantato in tanti. Sono amareggiato..."
La situazione societaria... Gazzoni:"...Io, eccezion fatta per un breve periodo, non ho mai avuto più del 50% e di quello rispondo. I miei soci sanno che questo Bologna è nato da un progetto di aggregazione dell'imprenditoria privata e del settore cooperativistico. Le Coop sono fuori da tempo, ma adesso non mi posso permettere di perdere anche i soci...Tralli ha tempo fino al 31 dicembre per rilevare le quote di Bandiera, Martini e Goldoni, ma il suo telefonino è sempre staccato. A settembre proporrò un progetto di 'intrattenimento rossoblu' che affiancherà il Bologna Calcio e che ci dovrebbe consentire questo agognato sbarco in borsa. Fare calcio significa bruciare denaro o, bene che vada, pareggiare i conti. Vorrei allestire una società di intrattenimento i cui tutoli non dipendano dai risultati del campo. Se i soci non accetteranno può succedere di tutto.
Ma lei è comunque il presidente... Gazzoni:"...sì, presidente di merda quando le cose vanno male e quello che paga quando servono i soldi..."
A proposito, servirebbero rinforzi... Gazzoni: "Ma fatemi il piacere. Io pago cinque miliardi all'anno (lordi) per un giocatore (Padalino,ndr) che non viene neppure convocato per le partitelle. Anche Guidolin continua a chiedermi due pedine e anche lui mi faccia il piacere. Io non metto becco nelle questioni tecniche ma non posso spendere cifre enormi per giocatori inutilizzabili."
Poi c'è Nervo che vorrebbe l'aumento... Gazzoni: "
Nervo non deve parlare di soldi pubblicamente, deve far parlare il suo procuratore Carpegiani e ricordarsi due cose: primo, se le sue faccende diventano pubbliche, dopo di lui verrrano in dieci a chiedere l'aumento. Secondo, l'ultimo ritocco allo stipendio lo ha avuto quando era ancora sotto i ferri del chirurgo".
Sarà un autunno bollente... Gazzoni: "Io per vivere non ho bisogno del Bologna e non ho intenzione di compiere operazioni folli per mettere tranquilli i contestatori. "

di Roberto Zerbini

 

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